È Marie-Louise von Franz a rievocare questa citazione di Jung nel libro “Il mondo dei Sogni. Alla scoperta di ciò che veramente siamo”. La pone all’apertura del capito dal titolo La luna dice che…
…Accanto a questa immagine vorrei porre lo spettacolo notturno del cielo stellato, perché l’unico equivalente dell’universo interiore è l’universo esterno; e proprio come mi rapporto a questo mondo attraverso il corpo, così mi rapporto a quel mondo attraverso la psiche. – C.G.Jung
Poche pagine dopo, von Franz prosegue:
[…] la stella, l’apparizione della stella ha a che fare con il tentativo di leggere o realizzare il senso individuale dell’importanza di ciascuno nell’universo.
Noi siamo semplicemente granelli di sabbia, viviamo su un granello di sabbia da qualche parte nell’universo cosmico. Se consideriamo la nostra vita esterna con occhio scientifico e collettivo, essa ci appare assolutamente fugace e priva di senso. Ma se ci guardiamo dentro e guardiamo le stelle, ci rendiamo allora conto che all’interno dell’infinità cosmica abbiamo un compito unico da realizzare, quel compito individuale che chiamiamo “senso della nostra vita”.
Foto della slide in Homepage di Hyunwon Jang
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